Lo sport è un elemento fondamentale per il sano sviluppo dei bambini, tanto da esser stato riconosciuto dalle Nazioni Unite come un diritto fondamentale. Secondo l'art. 31 della Convenzione sui diritti dell'infanzia: “Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica [...]”.
I bambini hanno un istinto naturale a muoversi, e nel praticare una giusta attività sportiva si divertono, ma per motivarli sono necessari incoraggiamento e sostegno da parte di adulti (genitori, insegnanti, allenatori) consapevoli dell’importanza dell’attività fisica.
Nella scelta dello sport da praticare, è importante che i genitori concordino con i figli il tipo di attività fisica da svolgere e lasciare che il bambino scelga lo sport a lui più gradito, tenendo presente le sue caratteristiche strutturali, l’età ed il suo carattere. Ma accade spesso, invece, che sono i genitori a decidere per lui.
Esistono attività sportive che possono essere intraprese fin da piccoli, anche a 4-5 anni, in quanto il bambino ha raggiunto il grado di sviluppo e coordinazione necessari per apprendere le tecniche sportive; altre attività sportive, invece, richiedono uno sviluppo fisico maggiore e devono iniziare più tardi, verso gli 8 - 11 anni.
Il tema del gioco, soprattutto dai 5 agli 8/9 anni, dovrà essere preponderante, preferendo all’agonismo la collaborazione e, soprattutto, il divertimento, che se dovesse mancare potrebbe essere motivo di abbandono e di rifiuto dell’attività sportiva. È importante sottolineare però che un bambino si avvicini allo sport quando ha raggiunto una competenza motoria che gli permetta di affrontare impegno e sforzo in maniera piacevole e divertente, per non sentirsi frustrato dagli insuccessi. L'obiettivo, in ogni caso, deve essere: muoversi divertendosi.
Il tema del gioco, soprattutto dai 5 agli 8/9 anni, dovrà essere preponderante, preferendo all’agonismo la collaborazione e, soprattutto, il divertimento, che se dovesse mancare potrebbe essere motivo di abbandono e di rifiuto dell’attività sportiva. È importante sottolineare però che un bambino si avvicini allo sport quando ha raggiunto una competenza motoria che gli permetta di affrontare impegno e sforzo in maniera piacevole e divertente, per non sentirsi frustrato dagli insuccessi. L'obiettivo, in ogni caso, deve essere: muoversi divertendosi.
Praticare regolarmente uno sport favorisce nei bambini la crescita armonica del corpo e lo sviluppo della mente e della personalità; per questo lo sport rappresenta uno strumento fondamentale che i genitori possono adoperare per favorire un armonioso sviluppo fisico ed emotivo nei loro figli.
Il punto di forza dell'attività sportiva, è che contiene gli elementi importanti per lo sviluppo emotivo, per la cooperazione, e per lo spirito d'appartenenza del gruppo. Lo sport praticato dai bambini, funge da regolatore dell' emotività e delle energie negative in surplus, e ancora, favorisce la socializzazione e il rispetto delle regole, ed è fonte di aumento di autostima attraverso l’esecuzione di esercizi, il superamento di prove e gare, il confronto con i propri pari età e i feedback forniti dall’insegnante. Nell’ insegnare a definire e a raggiungere obiettivi, si favorisce l’apprendimento del rapporto tra l’impegno speso e il risultato raggiunto, questo rinforza nel bambino il proprio senso di efficacia personale. Durante l'attività sportiva, il bambino si adeguerà alle regole, assimilando degli atteggiamenti fondamentali per la convivenza civile, come accettare le critiche, obbedire agli ordini e imparare a perdere.
Lo sport è un’opportunità per uscire dall’ambiente familiare protetto, permette di creare relazioni con i coetanei e con nuovi adulti di riferimento; quindi è un ottimo strumento di socializzazione. Tutti principi, questi, che sono alla base per un sano sviluppo.
L’approccio del genitore verso l’attività sportiva del figlio deve essere di sostegno e di supporto, prestando attenzione al clima emotivo. Ma soprattutto i genitori devono cercare di valorizzare le capacità e le potenzialità del figlio, e accrescerne il senso di auto-efficacia.
Dunque lo sport non è fare solo del movimento, ma è educazione, rispetto, cultura, valori, benessere, stare insieme, accettazione dei propri limiti, valorizzazione delle proprie risorse, collaborare, mettersi alla prova, autocritica, obiettivi da raggiungere e da condividere. E' amicizia, e sana competizione. Insegna a gioire della vittoria e ad accettare l'amarezza della sconfitta, a cadere per poi rialzarsi, e soprattutto a vivere le emozioni e a saperle gestire.
Dr.ssa Stefania Alfano
Psicologa-Psicoterapeuta