lunedì 15 febbraio 2016

Quaresima: purificare l'anima ... disintossicare il corpo.







È da poco finito il Carnevale, l'ultimo periodo utile prima della Quaresima per rimpinzarsi di zuccheri (vino e dolciumi) e carne (che vanno tanto bene insieme). 
Ecco dunque il significato anche pratico, oltre che penitenziale e spirituale, della Quaresima, quaranta giorni, quattro domeniche prima di Pasqua a partire dal Mercoledì delle Ceneri. 

La Quaresima è l'occasione per purificare prima di tutto l'anima, ma anche un'opportunità per disintossicare il corpo e soprattutto il fegato, messo a dura prova dagli eccessi di Carnevale; ciò non significa rinuncia totale al cibo, ma moderazione: poco cibo, tanta acqua, pesce invece di carne, cibi semplici, niente concessioni alla golosità. La Quaresima passa prima dal cuore, poi dalla testa e infine dallo stomaco. Il digiuno religioso, all'origine, ha quindi valenza spirituale, ma anche fisica. 

Purificarsi, infatti, è necessario, oggi come in passato, dopo i bagordi di Carnevale, quando l'apparato digerente è stato sovraccaricato di grassi, di proteine, di carboidrati; messo alla prova da tecniche di cucina che hanno sovrapposto elementi che non dovevano essere accoppiati tra di loro. Il fegato non ne può più. E non è solo un problema digestivo. Quando c'è un affaticamento epatico c'è anche un'interferenza neuronale. Il cervello non ce la fa a sopportare la tensione continua del fegato, perché si altera la produzione di endorfine, di serotonina, di alcuni neuropeptidi che ci danno l'equilibrio.

Durante la Quaresima, cristianamente, si cerca di utilizzare questo
periodo per digiuni e astinenze utili al corpo e all’anima, laicamente ci si sottopone a maratone alimentari stressanti, col solo scopo di riguadagnare la linea. 
Un conto è eseguire un digiuno, anche rigido, un giorno alla settimana, classico il venerdì, un altro è digiunare per tanti giorni consecutivamente, solo per dimagrire, senza controllo medico.

Il digiuno mobilizza tutti i grassi, sia viscerali sia sottocutanei, e li trasforma in zuccheri che poi vengono bruciati e utilizzati come energia. Io consiglierei, a chi non è in grado di eseguire il digiuno spirituale di fare piccole e salutari rinunce, come ai dolci, che non sono essenziali tutti i giorni, oppure ai manicaretti particolarmente conditi e quindi troppo ricchi di grassi. La semplicità della tavola può essere un modo per ricordarsi di essere cristiani e in cambio se ne otterrà salute del corpo e dell’anima. 

Ma il digiuno disintossica? Se si esegue al modo cristiano sopra descritto, che ha un tempo ridotto, si ottiene effettivamente un regime di compenso contro gli eccessi alimentari; il fegato gradisce e partecipa con piacere a questa azione di pulizia metabolica. Le diete digiuno/dimagranti se sono esasperate portano a stati di acetonemia, per la carenza di zuccheri che fa soffrire sia il cervello sia i muscoli. Il digiuno prolungato è sempre deleterio perché porta in sé un’azione negativa, cioè, si perde peso abbastanza rapidamente ma quando si smette la dieta si ingrassa altrettanto velocemente, anzi, talvolta di più di quanto si sia dimagrito.

Il fegato funziona come un filtro di tutto ciò che ingeriamo, ma se nella dieta si introducono troppi grassi e zuccheri, questo organo si appesantisce e rallenta il suo funzionamento. 

Ecco perché è molto importante mantenerlo in salute e depurato anche con l’aiuto di una sana alimentazione. I benefici di un fegato ben funzionante sono molteplici sia sulla linea che per la salute.
Si assimilano meglio carboidrati, grassi, proteine e vitamine. L’intestino è regolare e la pancia si sgonfia. Ci si sente più forti e resistenti alla fatica e le difese immunitarie sono rafforzate. La pelle, le unghie e i capelli sono più resistenti e brillanti, il cuore è meno affaticato, si dorme meglio e si hanno più energie. Insomma un fegato che funziona è garanzia di salute, bellezza e benessere. 

Quaranta giorni, seguendo le regole del mangiare sano e senza eccessi, sono l'asso nella manica per migliorare la salute del nostro corpo. Ricordiamoci pure di non mangiare molto tardi la sera e, se capita, di farlo in modo leggerissimo perché e proprio nel corso della notte che il fegato manifesta la sua piena vitalità purificatrice del sangue e non desidera essere impegnato e sovraffaticato più del normale. Con qualche accorgimento, i giorni della Quaresima, oltre ad essere sostenuti da una motivazione spirituale, avranno maggiori benefici.

Dott.ssa Guerrera Mariacarmela 
Biologa Nutrizionista

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