Con
l'autunno appena arrivato, adulti e bambini, ritornano alle loro care
abitudini e alle regole che scandiscono le giornate, ignorate durante
le vacanze. Per i nostri piccoli le vacanze rappresentano spesso
l’assenza di regole anche dal punto di vista alimentare: si
svegliano più tardi, spesso saltando la colazione e la merenda,
consumano più fuori-pasto e pranzano e cenano con orari molto
diversi dal solito.
Ed
eccoci qui, al ritorno a scuola, e ai famosi e tanto raccomandati 5
pasti giornalieri.
La
merenda è anch’essa un pasto fondamentale per la giornata
alimentare
del bambino, in quanto serve da “spezza-fame” ed evita che le ore
di digiuno tra la colazione o, per chi malauguratamente non la fa, la
cena della sera precedente e il pranzo, o tra il pranzo e la cena
diventino eccessive, portando ad avere una gran fame al pasto
successivo e ad alimentarsi in modo quantitativamente e
qualitativamente scorretti.
Dato
il suo ruolo di “spezza-fame”, la
merenda non dovrebbe fornire troppe calorie,
giusto il 5-10% di quelle che il bambino, in base alla sua età e
sesso, dovrebbe consumare nell’intera giornata. Per la maggior
parte dell’età pediatrica diciamo che siamo sull’ordine delle
70-100 kcal.
Ma,
pur essendo così importante, la merenda difficilmente viene gestita
correttamente dagli adulti, che tendono spesso o a sottostimarla,
facendola così anche saltare spesso ai bambini, vuoi per una sorta
di recupero calorico, vuoi dandosi la giustificazione che il bambino
non ne sente la necessità; o, viceversa, a sovrastimarla, fornendo
alimenti o porzioni molto più vicine a quelle di un pasto. La
merenda non deve determinare un eccessivo introito di calorie,
zuccheri e grassi saturi, altrimenti si finisce per saziare troppo il
bambino, facendogli saltare il pranzo e/o la cena e alterando i ritmi
alimentari della sua giornata.
Per
cui bisogna aiutare
i nostri bambini a consumare una merenda corretta dal
punto di vista nutrizionale, ma
cosa scegliere per l’intervallo dei più piccoli?
L’ora
della merenda dei bambini si sa, può essere molto rischiosa in
quanto è un momento nel quale di solito l’appetito sale e crescono
le tentazioni di snack, merendine ipercaloriche, zeppe di grassi
saturi, coloranti e conservanti.
Il
modo più semplice per evitare questi rischi è quello di giocare
d’anticipo e attrezzarsi per invogliare i bambini, anche nell'ora
dello spuntino, a
scegliere un’alimentazione sana e nutriente come ad esempio le
merende preparate in casa.
Ecco
qualche consiglio utile su come organizzare la merenda dei bambini a
scuola in maniera sana e genuina.
Nutrire
i bambini in maniera sana non significa escludere completamente i
dolci dalla loro alimentazione. L’importante è ridurre al minimo
il consumo di merendine confezionate e sostituirle con un dolce
preparato in casa con ingredienti genuini e senza conservanti.
Un'
alternativa dolce e golosa per la merenda dei bambini a scuola è
anche una
bella fetta di pane e marmellata. Un’idea
semplice e classica ma anche sana e genuina soprattutto se la
marmellata la preparate in casa con la frutta di stagione.
I
bambini si sa, non amano particolarmente la frutta. Per far
apprezzare loro mele, arance, mandarini, melone, uva e così via, il
segreto è presentarla loro sotto forme creative e fantasiose.
In
alternativa alla frutta fresca riempite un piccolo contenitore
ermetico con un po’ di frutta secca, uva passa, mandorle, noci e
nocciole: l’importante
è verificare prima con il pediatra che i piccoli non siano allergici
a tali alimenti e non esagerate con le quantità.
Infine,
la merenda più classica in assoluto: il
panino imbottito; per
una merenda sana e nutriente, provate a camuffare la lattuga con il
formaggio o il tipo di affettato che il bimbo preferisce. Un' altra
scelta è uno yogurt bianco, cremoso o alla frutta a cui accompagnare
una buona manciata di cereali.
Serve
non sovrastimare il consumo energeticodato
da un’ora di sport, valutando criticamente il tempo che realmente
viene passato in attività di movimento ( e se ci fate caso, spesso
equivale a circa mezz’ora, decisamente non molto!).
Non
è necessartio compensare con la merenda pomeridiana il mancato
pranzo,
perché in questo modo sosterremo il bambino nel suo rifiuto della
mensa scolastica; invece, con fermezza, invitiamolo a consumare o
almeno assaggiare il pranzo, e non cediamo alle proteste di aver fame
all’uscita di scuola: il pranzo lo aveva a disposizione, se lo ha
rifiutato, la prossima volta non lo farà!
E'
molto importante abituare i bimbi a non mangiare sempre gli stessi
cibi, ma soprattutto offrire loro delle valide alternative alle
merendine confezionate, quando frequentano la scuola: innanzi tutto
per motivi di salute (l'obesità tra i bimbi cresce in modo
preoccupante), ma anche perchè occorre fornire loro la giusta
energia per lo studio.
Dott.ssa Guerrera Mariacarmela
Biologa Nutrizionista
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