sabato 26 aprile 2014

Impariamo ad essere Mindful.

Oggi viviamo in una società frenetica, dove non si ha tempo a sufficienza per la riflessione su di sé, per intraprendere relazioni, per condividere sguardi ed emozioni. Il nostro cervello e il nostro corpo hanno bisogno anche di questo per crescere in modo sano ed equilibrato.  Invece, facendoci coinvolgere dallo stress, dall’ansia della vita di tutti i giorni, passiamo gran parte del nostro tempo a non prestare attenzione al momento presente, finendo, in tal modo, per scordarci chi siamo, dove siamo e cosa stiamo facendo.
Ellen Langer, spiega cosa vuol dire essere mindful:“Quando siamo mindful, noi implicitamente o esplicitamente osserviamo una situazione da una molteplicità di prospettive, vediamo come nuove le informazioni presenti nella situazione, stiamo attenti al contesto in cui stiamo, percependo le informazioni e, alla fine, creiamo nuove categorie di comprensione della situazione”
Si tratta di uno stato mentale che ha a che fare con la consapevolezza, che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi dell’esperienza momento per momento: con intenzione, nel presente e in modo non giudicante. 
Essa si limita a registrare e lasciar fluire l’esperienza presente, così come si sviluppa, accogliendola con limpidezza, curiosità, e apertura. Accogliere l’esperienza con attenzione non giudicante, da un lato, ci rende meno coinvolti e reattivi nei confronti degli eventi, e dall’altro, rende possibile un atteggiamento più benevolo nei confronti di se stessi.
Il suo scopo è divenire attenti e presenti a ciò che la propria mente sta vivendo. 
Si tratta, dunque, di coltivare la capacità di accogliere i propri stati mentali per quelli che sono.
La consapevolezza mindful migliora il nostro modo di sintonizzarci con noi stessi, creando benessere in noi e nelle persone che ci circondano. Daniel Siegel descrive la mindfulness come un “essere in empatia con se stessi”, una condizione di sintonizzazione intrapersonale, in cui le esperienze nel qui ed ora vengono semplicemente accettate per quelle che sono e riconosciute, con gentilezza e rispetto. Si tratta di imparare a riconoscere le attività della mente e del corpo, ovvero a  rimanere presenti osservando il flusso di sensazioni, immagini, sentimenti e pensieri da cui la mente e il corpo sono attraversati.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che applicazioni specifiche della mindful migliorano la nostra capacità di regolare le emozioni, di contrastare la disregolazione emotiva, di migliorare i pattern di pensiero e di ridurre gli assetti mentali ed è un fattore risolutivo nel darci resilienza per affrontare le sfide che si presentano nella vita di ogni giorno. 
Essere consapevoli nelle nostre vite è un’abilità che possiamo imparare; essere mindful è uno stato di consapevolezza che ci permette di essere flessibili e recettivi e di avere presenza: “Io sono qui”
Concludo con una frase di Kabat-Zinn (Jon Kabat-Zinn, "Vivere momento per momento”) che scrive: “Come la superficie del mare si increspa quando soffia il vento, così anche la mente tende ad agitarsi e a divenire reattiva in presenza di turbolenze esterne. Ma se scendi quattro o cinque metri sotto la superficie del mare trovi solo un lievissimo movimento: a quella profondità l'acqua è calma anche quando la superficie è tempestosa”.

Dott.ssa Stefania Alfano
Psicologa-Psicoterapeuta

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